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Giovedì 13 febbraio 2014
Quanto sono importanti gli incontri casuali quando non si è più giovani? Tantissimo per me che amo parlare con gli sconosciuti mentre vago per la città alla ricerca di non so cosa. Non sono l’unica. Perché mi sono accorta che i miei anonimi interlocutori oggi mi rispondono, mentre quando ero più giovane non sembravano apprezzare la sconosciuta che rivolgeva loro la parola. E’ per questo che quando ci si siede sulla panchina di un parco, l’anziano o anziana ci parlano del tempo o di un altro pretesto qualsiasi? Meglio rispondere, non si sa mai che bella conversazione possa scaturire. .
E’ capitato così che ho conosciuto Amalia Corrà, alla fermata dell’autobus mentre aspettavamo l’85 che ci portasse in centro in un piovoso pomeriggio di gennaio a Roma. Le chiedo da quanto tempo era in attesa e subito la conversazione si è animata al punto che ho deciso di fare il viaggio in bus con lei fino alla sua fermata. Avevamo ovviamente molte cose in comune. Abbiamo parlato di città, di quelle ortogonali e facili da girare, di quelle tortuose cresciute senza un pensiero. E abbiamo parlato di lingua greca moderna. Perché lei docente di Bizantino all’Università di Padova aveva insegnato in Grecia proprio il Demotico, a metà tra il greco volgare e il turco della dominazione. E com’è che io lo conoscevo? Ma perché era stata la mia grande passione quando scrivevo di isole greche. Così ho potuto raccontarle della Tigre in vetrina, libro poco conosciuto in Italia ma letto da tutti i bambini alle scuole elementari in Grecia proprio per conoscere il periodo della dittatura dei colonnelli.. E abbiamo parlato dei sonetti medievali italiani e dell’insolito da vedere a Roma come il Casino di caccia di Aurora Pallavicini da andare a visitare solo il primo del mese e abbiamo parlato di tanto ancora, fin quasi ad abbracciarci quando ci siamo salutate al capolinea dicendoci arrivederci per una passeggiata al Paseo di Madrid dove lei attualmente vive con sua sorella. “Non è vero”, ci siamo dette, “quello che ci hanno insegnato: il silenzio non è d’oro, il silenzio appiattisce i cervelli”. Altra scoperta dell’età avanzata!