Villa Sciarra a Frascati è la più sconosciuta delle Ville Tuscolane. Fu costruita dal Monsignore Ottaviano Vestri da Barbiano nel 1570 chiamandola Villa Bel Poggio ed ebbe diversi proprietari: Duca di Ceri, principi Pallavicini e nei primi anni del Novecento Maffeo Barberini Colonna di Sciarra, VIII principe di Carbognano, il quale nel 1929 la cedette a Leone Weinstein. Nel 1932 la villa passò alle Suore dell’Opera Pia Casa della Provvidenza che vi istituirono un orfanotrofio che nella II guerra mondiale fu distrutto dai bombardamenti del 7 settembre 1943, il giorno prima dell’Armistizio. Ciò che resta è fondamentalmente il parco con ruderi classici di età romana e una importante terrazza panoramica, con uno sguardo emblematico su Roma.

Oggi a Villa Sciarra c’è la Scuola Pubblica: l’Istituto Comprensivo “Frascati” e il Liceo Classico-Linguistico-Scienze Umane “Marco Tullio Cicerone”. E’ con entrambi che si è lavorato in una mattinata con due walkabout a staffetta, negli angoli più singolari del parco con essenze secolari (lecci e pini) facendo parlare attraverso i geopodcast richiamati dal cloud con i qrcode posizionati sulle segnaletiche parlanti (un format messo a punto nel 2007, ne parla la Treccani). E’ questa la peculiarità di Urban Experience: mettere in relazione web e territorio, esplorandolo “con i piedi per terra e la testa nel cloud”, secondo i principi del performing media storytelling. Nella mattinata del 19 marzo, con quelle due azioni  in staffetta, si è concluso un progetto, quello dei 17 goal di Agenda 2030-ONU in 17 luoghi per 8xMille Valdese, e allo stesso tempo inaugurato quello nuovo Paesaggi Umani. Il performing media storytelling del genius loci di Villa Sciarra per Regione Lazio.

Nella Villa Sciarra c’è il tocco di un artista importante del XVIII secolo, Nicola Salvi, l’architetto di Fontana di Trevi, uno dei monumenti più attraenti del pianeta. Firma di certo il portale d’ingresso ma nel parco le tante fontane e vari fregi in travertino sparsi fanno pensare al suo stile. Ci si guarda intorno e in mezzo all’abbandono di quel posto si prende atto di un bel segnale di rigenerazione dovuta: il Comune di Frascati si sta impegnando nella ristrutturazione di una serra per farne un laboratorio di cittadinanza educativa.

All’inizio della mattinata con gli studenti del Liceo, si punta al bosco sacro di lecci, si attraversa la radura dominata dal grande pino (definito dalla docente Elena De Santis,”IupPiner”, lo Iuppiter, ossia Giove, della selva urbana in cui si può studiare outdoor) e si raggiunge il belvedere dove sono posizionate, lungo il perimetro dell’affaccio, le segnaletiche parlanti, con i geopodcast dei 17 goal dell’ONU.

Si ascolta, via radio, il podcast con la voce della docente di Scienze dell’Educazione dell’Università di RomaTre Fridanna Maricchiolo, a proposito dell’obiettivo educazione (Goal 4: fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti). L’abbiamo registrata al Parco degli Acquedotti, evocando Don Sardelli che realizzò negli anni Sessanta un modello incredibile di cittadinanza educativa tra le baracche dell’acquedotto Felice (ascoltala nel podcast georeferenziato, inscritto nella mappa tracciata nel walkabout di allora). Più sotto, nel post facebook ci sono anche dei video dell’azione svolta a Villa Sciarra.

Proprio come in una staffetta, alla fine del walkabout, con i ragazzi della prima Liceo si incontrano i bambini della quarta elementare dell’Istituto Comprensivo “Frascati” con la docente Veronica d’Acierno. Si cambia registro e l’esplorazione acquisisce un approccio più ludico, ascoltiamo gli alberi parlare (una modalità attivata per coinvolgere i più piccoli in tante esplorazioni, in questo link si può ascoltare un po’ di alberi parlanti), ci si occupa delle erbe selvatiche (e si ascolta un podcast con Alberto Sordi che raccoglie cicoria in un film del 1961), si trovano le tracce dei cinghiali che infestano quel parco e si focalizzano gli antichi resti di un mosaico romano. E’ un semplice esercizio di Apprendimento Dappertutto, un metodo pedagogico inscritto in ciò che viene definito Edutainment, quell’“imparare giocando” su cui s’è scritto un libro un quarto di secolo fa. Urban Experience è nata sulla base di quei principi attivi, evolvendo i suoi metodi che nel progetto Paesaggi Umani si sviluppano anche con i laboratori condotti dal performing media maker Roberto De Luca (le foto del post qui sotto sono sue) nel Liceo Cicerone in cui si mapperà Villa Sciarra (dai mosaici al pino-juppiner) e l’antica Via Latina, monumento lineare adottato (di cui abbiamo già trattato in questi due walkabout preliminari, uno da Porta Latina e l’altro al IV miglio esperienze da distillare per i nuovi geopodcast).

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