Nonna Moderna riprende il suo blog scegliendo Paesaggi Umani , svolto dal 29 ottobre al 19 novembre nell’ambito di ContemporaneamenteRoma2019, dove Urban Experience ha  fatto parlare Roma, camminandola e rilanciandola via radio, lasciando le tracce georeferenziate, realizzando una mappa parlante. E’ stata un’esperienza nel vero senso della parola, che ha azionato tutti i sensi e cliccando sui punti attivi del geoblog si possono ascoltare  i “paesaggi umani”, delineati sia dai protagonisti dei territori sia dagli spettatori-cittadini attivi che esplorando un luogo esplorano se stessi. Dai walk about non si esce indifferenti, c’è sempre qualcosa o qualcuno che ti fa aguzzare lo sguardo o le orecchie.

La conduzione di Carlo Infante punta proprio ad attirare la partecipazione creando sorprese e stupore nei partecipanti. E così anche ciò che ti sembra di conoscere molto bene, come la città in cui vivi, si anima di nuove sfumature.

Il paesaggio è la risultante di un luogo, non è solo un’impronta geologica ma un’autobiografia. Meglio, è come il volto di un territorio, una forma segnata dalla vita che scorre. E’ con questa convinzione che Urban Experience esplora i territori, rilevando le tracce di  chi li ha vissuti e attraversati, per rivelare il senso di quei luoghi interpretandone la trama. In una ricomposizione di quei “paesaggi umani” fatti di storie inscritte nelle geografie. La definizione che diamo a queste esplorazioni è walkabout per creare le condizioni abilitanti attraverso conversazioni peripatetiche tese a qualificare il coinvolgimento dei partecipanti. Per essere più precisi: si tratta di un format di innovazione culturale che si connota come “esplorazione partecipata”, utilizzando i media radiofonici e web per attivare quelle dinamiche interattive di cui è alimentato il performing media storytelling. La singolarità di questa progettualità, curata da Carlo Infante, è nello streaming via webradio che lascia traccia sulle mappe geolocalizzando la conversazione nomade in podcast che di fatto scrivono, parlandole in cammino, storie nelle geografie romane.

Storie come quelle che riguardano Sisto V, in vista del Cinquecentenario della nascita del Papa che rifondò Roma; quelle  nel dark side del Gazometro, nell’area industriale dell’Ostiense dove si è sviluppata nei primi del Novecento la Modernità della città; quelle dei bombardamenti del 1943 sciamando dal Tuscolano a San Lorenzo; quelle della Cava Fabretti  opificio di sampietrini riassorbito dalla natura selvaggia, a pochi passi dall’Appia Antica; quelle dei movimenti creativi del 1968 che hanno contribuito alla prima rigenerazione urbana a Tor di Nona; quelle delle apparizioni beckettiane di Piazza Vittorio che ritroviamo, reinventate da Consuelo Ciatti, al Centro Raccolta Rifiuti di Cinecittà; quelle recuperate negli archivi della Scuola Garibaldi al Tuscolano dove si sono trovati i registri di classe che testimoniano le discriminazioni razziali del 1938; quelle che abbiamo incontrato al Binario95 la “casa dei senza casa”; quella dell’artista senegalese Mokodu nel suo tragitto quotidiano tra Tuscolano e Pigneto, solcando il Mandrione; quella del nido d’amore di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini nella villa a Tor Carbone ora sede di un istituto alberghiero d’eccellenza; quella del Parco del Salute al S.Maria della Pietà che ha riscattato l’internamento manicomiale; quelle dei tesori archeologici scoperti con gli studenti dell’Anagnina; quella del complesso di Via Ramazzini rifondato e gestito dalla Croce Rossa; quella degli Uccelli, l’ala creativa del Movimento del 1968 in un docufilm che ne ripercorre l’avventura; quella della smart community di Centocè. Questo è il videoreport di Massimo di Leo in cui si ricostruiscono le diverse tappe di Paesaggi Umani.

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